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Mandolino DF - Carbon

Questo mandolino, come il modello DF classico, è stato sviluppato a partire dal modello DF del liutaio Federico Gabrielli, durante il progetto di ricerca finanziato dalla World Wood Day Foundation del 2019 –  Choice of wood in musical instruments: Italian Red Spruce and traditional mandolins.
Si tratta di uno strumento che, pur mantenendo l’aspetto esteriore di tipo classico, è stato sviluppato per ottenere un intensità sonora ineguagliabile, grazie alla tavola armonica molto sottile e l’incatenatura progettata e realizzata in materiale composito per garantire la minor massa possibile e un elevata rigidezza, mantenendo tuttavia l’affidabilità nel tempo.
Questo design conferisce alla tavola la massima mobilità specifica, e una riduzione di intensità dei modi di vibrazione di alto ordine, che si traduce in un suono più intenso e un sustain notevolmente maggiore rispetto ai mandolini tradizionali.

DF-Carbon video

In questi video la mandolinista Talia Elisa Benasi esegue alcuni brani e confronta i mandolini DF classico e DF-Carbon

DF - Carbon: un design innovativo per il mandolino italiano

L’elemento alla base del design di questo strumento è la tavola armonica contemporanea, con incatenatura di tipo lattice, un design già sperimentato nelle chitarre classiche ma mai, prima d’ora, nei mandolini. 

 Il guscio di questi strumenti infatti, è una struttura molto rigida grazie alla sua curvatura. Strutture di questo tipo sono chiamate tecnicamente shell e sono caratterizzate da dei modi di vibrazione con frequenze molto più alte rispetto a una lastra piana di uguale spessore (come ad esempio il fondo delle chitarre o dei mandolini piatti). Per questo motivo i loro modi di vibrazione non si accoppiano con quelli della tavola armonica e permettono che questa irradii il suono in modo molto efficiente.

 

Tavola armonica sferica

 

La tavola del mandolino DF-Carbon non ha la piega, tuttavia non è piana ma sferica. Il raggio di curvatura è tale da irrigidirla in modo simile a quanto fatto dalla piega, senza però comprometterne le qualità strutturali e acustiche. 

Grazie a un opportuno assetto è possibile conciliare questa tavola con il fondo a doghe e la tastiera, senza compromessi per il musicista.

 

 

Spessore della tavola calcolato in base alle caratteristiche del legno

Lo spessore della tavola è calcolato in base alle proprietà dello specifico pezzo di legno di abete usato per costruire il mandolino.

Per  questo, ogni tavola è caratterizzata tramite 6 diverse misure per determinare le proprietà acustiche e meccaniche. Questa tecnica permette di selezionare solo le tavole migliori.

Incatenature composite 

Immaginate di appoggiare una cassa di 6 bottiglie d’acqua sulla tavola: ecco, ora avete un’idea della forza con cui le corde premono sulla tavola armonica. 

Per sopportare questa elevatissima pressione, è stato necessario sviluppare delle catene molto resistenti. L’uso del legno di abete, insieme a una piccola percentuale di fibra di carbonio, ci ha permesso di ottenere una tavola molto resistente ed estremamente leggera.

Per riuscire a capire come realizzarle sono stati fatti numerosi esperimenti, corroborati da un approccio teorico.

Modi di vibrazione della tavola ottimizzati

La risposta sonora è caratterizzata da un modo di vibrazione estremamente efficiente, chiamato monopolo. Questo modo di vibrare trasforma le vibrazioni delle corde in onde sonore che vengono diffuse con volume molto elevato e maggiore sustain rispetto ai mandolini tradizionali.

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